Banca d’Italia, Consob e IVASS, nel corso della propria attività di vigilanza, hanno riscontrato che alcuni intermediari bancari e finanziari (c.d. “originators”) hanno posto in essere operazioni di vendita di portafogli di crediti deteriorati classificati come “unlikely to pay” (“UTP”), ricevendo quale corrispettivo delle quote emesse da un fondo comune di investimento. In dettaglio, il trattamento contabile che a questi viene riservato.